Descrizione
(dalla Prefazione dell’Autrice)
Qualche tempo fa, sfogliando un mio vecchio diario, mi venne
voglia di condividere un ricordo on-line.
Mai mi sarei aspettata di trovare un riscontro così positivo.
Il continuo incoraggiamento da parte dei miei “ lettori”, unito
alla costante fiducia di mio marito, Cesarino, e dei miei figli
Antonella, Gigi ed Emanuele mi ha spinto, piano piano, a creare
una raccolta di racconti.
Con questo intento, quindi, ho iniziato a scrivere i miei ricordi
in forma narrativa, continuando a condividerne qualcuno ogni
tanto.
Questo volume raccoglie tutte le storie che riguardano le tradizioni,
i giochi e la quotidianità della mia infanzia, la maggior
parte delle quali sono ambientate in luoghi quali “palazzo Ferrante”,
“il giardino della nonna”, “il cortile campestre”, il “cellaro”
o “vascia a piscinella”.
I bambini che vi compaiono come protagonisti (o coprotagonisti)
hanno una differenza di età che va da un minimo di
un anno ad un massimo di dieci anni. Tuttavia, essi appaiono
spesso come coetanei, avendo svolto gli stessi ruoli, fatto gli
stessi giochi e vissuto le stesse esperienze, anche se in tempi
diversi, sempre a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta.
La “voce narrante” appartiene ad un’unica bambina, ed i racconti
sono sempre parte del suo vissuto.
Quanto presentato, quindi, non ha la pretesa di essere un
documento storico, ma va interpretato per quello che è: un
racconto, a volte fantasioso, di una bambina.
DISPONIBILE ANCHE NELLA VERSIONE E-BOOK:
Roberto Seppia –
Attraverso gli occhi di una bambina è possibile rivivere l’infanzia in un piccolo paesino d’italia durante gli anni 60. Un preziosa testimonianza di tempi passati raccontata con leggerezza in scorrevoli racconti brevi, intervallati da curiosità ed altri aneddoti. consigliato.