Prefazione del prof. Claudio Fava
La globalizzazione è in atto ed accelera i cambiamenti negli equilibri macroeconomici, dove i players sono spesso stockholders di standing internazionale.
Cosa può fare una provincia italiana per difendersi ed imparare ad usare l’energia della globalizzazione come fosse un attrezzo da lavoro e sviluppare la maggiore fonte dell’occupazione italiana, cioè la Piccola e Media Impresa, l’artigiano, il professionista?
Fondamentalmente due sole e semplici cose:
- accelerare i processi decisionali;
- adattare una politica di cash-flow nello start-up nel contesto di una strategia di redditività.
- Per quanto riguarda i problemi della velocità decisionale, di fronte agli imprenditori vi è la Pubblica Amministrazione, fulcro sempre più necessario per garantire la mobilità dell’imprenditorialità.
Quindi è un problema ex-politico che diventa anch’esso un problema di professionalità, capacità di dare risposte, metro di giudizio dell’establishment, se deve rimanere o essere sostituito.
Per quanto riguarda la politica di cash-flow, questa va considerata nella redditività, materialmente diversa da business a business, ma anche la possibilità di accedere ai finanziamenti europei, regionali, locali o di settore, mirando con competenza le esigenze in un quadro normativo spesso variegato tra provincia e provincia, settore e settore.
Questo manuale di Nikimena Ciarleglio non a caso sottotitolato “opportunità per lo sviluppo” è il più aggiornato prontuario di proposte di finanziamenti agevolati oggi in circolazione, sia europei che locali, che non deve incoraggiare l’investimento più finanziato, ma l’investimento necessario in base alla propria esigenza, di start-up o di turnaround.
Non sarà il finanziamento a sostituirsi alla capacità dell’imprenditore, ma ne potrà garantire un’accelerazione nel raggiungimento del break-even.
Certo, sapere ciò che è presente oggi è il primo passo per decidere il futuro di una iniziativa.
Semplice e prudente insieme.